Oggidì…

22 Marzo 2007

…bisogna stare attenti a come si parla e scrive. Nel dubbio, consiglio di tacere. Non sapendo se “Oggidì” andasse scritto con la acca o con qualche apostrofo, ho cercato sul Devoto-Oli - nel dubbio è meglio tacere, ma, se proprio uno ha l’impulso, è bene che copi…

Leopardi dice(va):

” gli uomini di oggidì procedono e vivono forse più meccanicamente di tutti i passati “.

Ovviamente, io non leggo Leopardi (in bagno c’ho già il Topolino): questa è la frase che c’era nel Devoto-Oli alla voce “oggidì”. Già che ci siamo, siamo sicuri - ammesso che oggidì abbia ancora un senso - che vivere meccanicamente non sia, per la nostra specie, un luminoso fine anziché un oscuro presagio?

ὅπεÏ? ἔδει δεῖξαι

25 Febbraio 2007

E’ da un po’ che non scrivo. Q.E.D., appunto.

No, mai studiato il greco. Ci sono google e il copia-incolla.

Volendo, o dovendo, fare i sottili, c’è una certa differenza tra il dover e il voler dimostrare. Ma, a parte questo, è bello come tre paroline alla fine di un silenzio, che è dimostrazione di un silenzio, inficino la dimostrazione. Lo so, è vecchia. Più vecchia ancora di quella del signore che fa splash nel caffè. E’ vecchia e talmente ovvia che perfino un Augias potrebbe tirarla fuori da un momento all’altro, in televisione. Un po’ come chiedere

Stai dormendo?

o

Ma sei pazzo?

Panini

15 Febbraio 2007

Mi ricorderò sempre le ghigne di certi aspiranti ingegneri informatici progressisti di fronte ad un libro sull’elettromagnetismo che mi ostinavo a considerare degno d’essere letto, per quanto fosse un poco ingiallito dal tempo – aveva qualche decina d’anni. Scomodavano tra metalliche risate il medioevo e la terra piatta, lo sciamanesimo e la stregoneria, la credenza in cose invisibili. Sfottevano la teoria del flogisto e deploravano chi agiva in assenza di google.

Quelli di loro che mi stanno leggendo si chiederanno che cosa c’entri tutto questo con le figurine.

Bene, niente. Tornino costoro a mandare a memoria qualche schematizzazione ad usum doctoris machinarii sulle BNF e godano della cristallina formalizzazione delle grammatiche non contestuali, alla faccia di Panini, che circa duemilatrecentocinquant’anni fa già descriveva il sanscrito servendosi di strumenti analoghi.

Ma noi siamo più furbi, perché lui è morto senza nemmeno sapere che cosa fosse un blog.

“Penso che non scriverò mai nulla”

8 Febbraio 2007

Copiate il titolo di questo messaggio in google. Fate “cerca”. Chi si vede? Da oggi anch’io contribuisco a rendere più inneficaci (anzi, a rigore, efficaci quanto prima ma quindi più inutili) i motori di ricerca.

Ma come scusare le iene negli stadi…

4 Febbraio 2007

…e quelle dei blog?

“Vengeance upon the murderers,” the cry goes up,
“Vengeance for Jacques Molay.”

Un hacker

1 Febbraio 2007

Roberto Calderoli - Ha presentato un ordine del giorno di succinta approvazione della relazione del ministro Parisi. Risultato: la maggioranza ha votato perlopiù contro e l'opposizione s'è fatta maggioranza. Ca-po-la-vo-ro.

Algo risponde

31 Gennaio 2007

Nessuno mi ha chiesto “ma scriverai mai qualcosa che possa valer la pena d’essere letto?”.

La risposta è no.

E, come me, un sacco di gente continua a scrivere cose superflue. Alcuni anche su carta. Almeno qua non è molta l’energia che viene sprecata, e non è per me che le edicole e le strade si riempiono di cartacce.

Non credo ai B-log

28 Gennaio 2007

Passato l’entusiamo delle prime tre ore, questo affare qui verrà cancellato, credo. Non diventerà certo un diario, ci mancherebbe.

Comunque, la parola Blog a quanto pare deriva da “Web Log”. E con ciò? Niente. Non mi metto certo a fare divulgazione. Wikipedia esiste e va alla grande.
L’ A-Log, log-icamente, precede il blog, nel dizionario come in tutto il resto. Ne è presupposto pre-logico e quindi ancora a-logico. Ma, soprattutto, a-lgologico. Se proprio dovrò fare qualcosa qui, sarà parlare male dei blog general-purpose, quelli chiacchierati, quelli con i pensierini. Sì, perché se cerco una notizia non mi piace che tra i primi risultati nel solito motore di ricerca ci siano i commenti di gente che ne sa quanto me, se va bene. La roba brutta è che se io qui scrivo Leibniz, uno che cerca informazioni su Leibniz mi piomba qui, legge e, giustamente, si stizzisce. Mi dispiace, ritenta, sbagliavi a sentirti fortunato. Ciao.

Non credo che sia bene lasciare che il primo che passa possa registrarsi. La registrazione è una cosa seria, non dissacriamola. Chiunque può, certo, lasciare messaggi. Ma non verranno pubblicati subito. E censurerò le cose che non mi piacciono. Ri-go-ro-sa-men-te. Questo, oltretutto, impedisce a questo a-log di servire da raccoltina di elogi funebri, qualora mi capitasse qualcosa. Se non c’è Algo che approva, qui non si va da nessuna parte. Spiace.

Hello world!

28 Gennaio 2007

Penso che non scriverò mai nulla