Archivio di Febbraio 2008

Vivo in mezzo al mondo

Sabato 23 Febbraio 2008

Già non pochi lettori di un certo spessore mi hanno fatto i complimenti per l’ultimo intervento. La cosa mi preoccupa: non vorrei salire troppo di livello, se no poi perdo il contatto con la gente comune.

Piazzo qua, pertanto, un post à la Grazioli, qualcosa di politico e furbesco, qualcosa di simile ad un travaglio ideologico di moda, molto giornalistico e “popolare nel senso buono”. Cominciamo!
Ieri ho visto la prima parte de Le Invasioni Barbariche con l’elefantino. Ho letto commenti come sempre lucidi e intelligenti in altrui blog, il cui senso era che la donna coi tacchi a spillo ha messo ko il pingue santone barbuto. Prima che l’uomo medio si perda, vorrei dire che sto parlando di Daria Bignardi (non male davvero come tipa, pensando soprattutto al fatto che ha grosso modo il doppio dei miei anni e ne dimostra circa la metà) e Giuliano Ferrara. Entrambi, semplificando, sono giornalisti. Capite quando dico “semplificando”? Forse è una parola troppo lunga, fate finta che non l’abbia mai detto, ok?

Ad ogni modo, secondo me i due erano d’accordo. E anche il pubblico. Il pubblico e la Bignardi, ad un certo punto, hanno recitato la parte, d’accordo con Ferrara. Ne sono convinto. Ferrara interpretava il bene, loro il male.

Mi riferisco alla faccenda “perché le immigrate abortiscono?”. En passant, “perché le immigrate abortiscono?” mi pare un buon titolo per il prossimo post del Grazioli. Insomma, i ruoli erano decisi ed è nato l’exemplum (ehm, diciamo una situazione da cui trarre una conclusione morale, tipo come quando Checcherini è stato cacciato dall’Isola dei Famosi per aver bestemmiato). Tutti d’accordo. La Bignardi felice di fare la svampita, il pubblico felice di fare la plebe, Ferrara lieto di fare il buono. Il problema è il seguente: se solo io ho capito che recitavano e tutti hanno preso la cosa sul serio e, in aggiunta, hanno dato ragione al male che veste Prada, non è che la recita abbia fallito nell’intento edificante? Che si sia mutata diabolicamente nel suo contrario? Oddio, qua le cose si complicano. Mal di testa. Chiedo sorry.

Quello che conta è che in questo post ho commentato un fatto reale.
Ho provato le emozioni del blogger vero.

Chi è come Google News?

Domenica 17 Febbraio 2008

E’ notte, ma c’era ancora il sole, poco fa, quando leggevo le ultime notizie. Una la ricordo bene.
ANSA - 6 ore fa, mi dice adesso il meccanismo.

Si clicca su “aggiorna”, si spera in qualcosa di nuovo. Mi distraggo un attimo… e spunta la novità.
AGI - 2 minuti fa, mi entusiasma il meccanismo.
Leggo avido, mi sazio e infine scorro atarassico, e poi vieppiù malinconico, nel carezzare la quiete subentrata, i “Risultati News” - per lo stesso argomento. Ritrovo entusiasmi impolverati. Altroché sole, c’era ancora l’estate, a quel tempo…
Mi riprende la brama e aggiorno:
AGI - 6 minuti fa.

E’ una danza macabra, questo meccanismo. Ce li vedo i giornalisti alle prime armi che fanno girare forte le loro ruote, sotto il vento, i bei cricetini imberbi. E un occhio buttiamolo pure ai vecchi (lì sta il segreto), che fuggono il pensionamento scrivendo bene e leggendo i blog. Cliccano su “aggiorna”, i poveracci. Sperano forse di indovinare, tra le righe, il trasparire di un meditato coccodrillo - troppo bene sapendo che i “discorsi in memoria” che li riguardano troppo tardi appariranno, se appariranno.
In fondo, non aspettano altro, ma si leggono a vicenda e si spostano avanti l’un l’altro la meta. Si aggiornano. Così si fa. Così facciamo. Così faccio.

Aggiorno.

C’è sempre qualche ANSA sotto il sole.

Trenitalia (FF ma, soprattutto, SS)

Mercoledì 13 Febbraio 2008

Momenti di alto teatro.

Solita storia. Non è che perché c’è la coprocrazia siamo tutti più buoni.

C’è chi va negli stadi, chi ai G8, chi nella foresta a stuprare e sgozzare adolescenti indigene o bimbetti o animaletti o quel che viene a tiro. C’è chi indossa la divisa. No, no, va’ al diavolo…macché poliziotti!
Soldati?! Ma no, no, no! Quelli, poveretti, sono schiavi di pulsanti e meccanismi. In più, a loro passa presto la voglia, è risaputo.

No, dico, lascia stare gli agrumi meccanici, i luoghi comuni da pacifista fumato (e tagliati i capelli: volevi essere un’Apparizione, invece ossequi una moda che è di un’estrema destra reale - marameo!) e leggi il titolo, pistola.

Lo grido ai quattro venti…

Venerdì 8 Febbraio 2008

… se vuoi che il contatore si alzi, prepara liste nere. Su blogspot, però, dureresti pochissimo (i curiosi arriverebbero a te forse solo attraverso la cache di google). Chiedo al mio amico egiziano se ha qualcosa da prestarti. Quando sei pronto, fammi segnali di fumo che ti mando un uomo di mia fiducia con le istruzioni.

L’amore al tempo di MSN

Mercoledì 6 Febbraio 2008

Stavo per dirle tutto.

Che l’amavo, eccetera eccetera. Quinta nella lista dei contatti in linea. Pronto per il doppio clic.

clic

passavano i millisecondi che il cervelletto-e-via-dicendo mi impone sempre di attendere, tra l’uno e l’altro…

…clic

No, mi era sparita dalla lista dei contatti.

Un clic interruptus, in pratica. Oddio, cliccare cliccavo, ma orrendamente a vuoto.

A vuoto.

“A chi?!” - con accento bresciano e una “i” lunghissima che già si metamorfosava ottundendosi nell’eco di una “u lombarda”: mi sgridava la coscienza.

Che dire? Per fortuna siamo dotati di linguaggio. Se non potessimo esprimerci sai che roba? Tenersi tutto dentro… pazzesco. Non ce la farei mai.

:(

Uomini di pastafrolla

Domenica 3 Febbraio 2008

Dal laboratorio dell’università, sto per mandare milletrecento messaggi minatori anonimi al Presidente della Repubblica, con l’ausilio di un server fantoccio che un amico egiziano mi ha messo a disposizione in cambio di pochi spicci e di qualche partita, quando alle mie spalle sbuca un lettore:

- Io ogni tanto la leggo, sa?

Io chiudo tutto, come un adolescente beccato dallo zio prete mentre si aggiorna su “ClitoDonna.net” in merito allo stato dell’arte delle tecniche di falloplastica. E quello inizia a raccontarmi i dettagli di come ha conosciuto l’A-Log e si chiede, “a proposito”, da dove derivi quello strano termine: “A-Log?”.
Gli spiego che l’uomo non crea nulla. Che il parlare di “creazione”, riferendosi alle attività umane, è un abuso di linguaggio. Gli cito qualche passo della Bibbia e lo invito a leggere gli articoli di Enrico Grazioli

- Troverà la luce…

gli assicuro. Quello, tutto soddisfatto, prende posto vicino a me. Io giro il tubo catodico cercando l’angolo che mantenga il nemico all’oscuro. Non mi sento mica sicuro, anche se ormai si tratta solo di pigiare pochi tasti. Infatti il baluba si gira e mi chiede:

- Conosce Chinaski?
Richiudo in modo convulso la finestrella di SSH zeppa di scrittine intrinsecamente antidemocratiche e apro LiberoNotizie, con la disinvoltura del consumato pornomaniaco-con-gente-attorno.
Prima che io possa proferire “ba”, il vile sorride della mia mossa e mi fissa, con mielosa aria comprensiva.

- No. non leggo Bukowski
rispondo. Ma il tizio non mi capisce. Mi fa invece notare che nel mio a-log c’è un link a Chinaski, quello blogger.

Io: ha ragione, mi sono dimenticato di toglierlo
Lettore: ah, avete litigato?
Io: le ho detto che non lo conosco.
Lettore: ah!
Io: è solo che produce cattive influenze.
Lettore:

Siccome avevo da fare e la sua dialettica mi stava mettendo al muro, gli ho consigliato di visitare quattroland, spiegandogli perché è (o sarà) meglio della zona Chinaski.

A voi non lo dico, perché seguo il consiglio di O.Wilde, e cioè che è meglio rimanere incomprensibili, in quanto
to be great is to be misunderstood.