Archivio di Gennaio 2008

Un contatore

Venerdì 25 Gennaio 2008

Un contatore è bello. Tuttavia va preso con le pinze.

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Il Pisu dice che non basta. Che tanto se ne accorge guardando tra le voci VISITE e VISITATORI UNICI. Il Pisu ha sempre ragione. Di spoofare non se ne parla. No no. Non è questo il discorso.

Dico solo, e non serve la sbrodolata di cui sopra in quanto basta un ditino, che bello è bello, ma va preso con le pinze.

Olga, ricordi ancora…

Sabato 19 Gennaio 2008

Se ti va, chiedi ad Algo cosa ne pensa degli scioperi selvaggi dei mezzi pubblici, me lo ricordo ancora mentre seppelliva lo zaino, inca****to come una belva perché erano 2 giorni che l’autobus ci lasciava a piedi dall’altra parte della città […]
Davide Morellato (in un forum)

Lancio l’appello. Se qualche artista (pittore, incisore o scultore) vuole mettersi in contatto con me per trasfigurare e dare una forma visibile a questo evento soggettivo dalla portentosa presa emotiva, evocato dal Morellato ad anni di distanza, mi lasci una nota. Il concorso è aperto.

E’, quello in oggetto, uno dei fatti capitali della mia vita, sintomo del modo in cui concepivo allora il mio rapporto col tempo e con l’azione. Ero un giovanissimo studente di ingegneria, ancora imbevuto di superomismo e non ancora completamente affogato nel quotidiano “sveglia e caffè, barba e bidet”. Quella sepoltura di zaino e giacca in un’aiola pubblica, mentre tutto intorno a me bruciava e autobus vuoti si avviavano come spettri inesorabili e puzzolenti verso il Deposito, rappresentò una svolta e, insieme, una resa. Definitiva. Se sei nudo sott’acqua, puoi dimenarti e rivoltarti finché vuoi, ma o inizi a boccheggiare come tutte quelle cose che vivono là sotto o crepi. Quello che per voi era un particolare grottesco (una matricola che seppellisce oggetti con calci e sabbiaccia, in un’aiola, augurando agli scioperanti e a chissà chi altro ogni terrore del mondo) per me fu la rivoluzione che chi sta affogando disperatamente, rabbiosamente, avverte avvoltolandosi nell’elemento, insieme allo strepito amplificato dalla percezione interna e ovattato per l’acqua che sopra sotto e ovunque soffoca e trasforma in caricatura le sue sacre grida di dignità e miseria.

Un ricordo epico e un grande vuoto. Nostalgia di un gesto titanico. Enorme. Tanto stupido e fatuo per voi quanto sublime, se qualcosa al di sopra, oltre questo mondo esiste. Di cui vado fiero, ma che non sento come mio. La fierezza è tutta per quella vita e quella speranza che, proprio in quel momento, si spegnevano e svanivano not with a bang, ma come sopra. Ipocriti lettori, non potete capire. Il concorso, comunque, è aperto. Parliamone.

Imprimatur

Sabato 19 Gennaio 2008

Conosco troppe persone, per potermi permettere di fare lo scrittore. Più che altro, ho davvero tanti parenti e amici di famiglia.

E’ una fortuna, certo. Non me ne rammarico. Ma se davvero la Guanda, un giorno, mi desse carta bianca… “come abbiamo fatto a non accorgercene?” e “dove abbiamo sbagliato?” sarebbero i primi, non pochi e non lontani, contriti commenti.

No, no. Meglio non provarci nemmeno.

Robert James (Bobby) Fischer

Venerdì 18 Gennaio 2008

Giù giù nel Kali-Yuga

Giovedì 17 Gennaio 2008

Questo blog è entrato nella fase di plateau, saltando il climax. E, nonostante questo salto, inaccettabile per la nostra forma mentis, giacché questo blog non è di Bali (vedi: assenza di interazione cumulativa et cetera), ancora capita che in stazione qualche lettore mi fermi e mi chieda notizie.

Quali sintomi di emergenze spermatiche, nascono nuovi blog. Quattroland è qualcosa di più. E’ quasi un embrione, più che schizzo su web destinato ad approdare su carta. Carta, auspichiamo, più igienica di quella dei giornali. Infetti. Infettanti.

Aborro ormai la monomania sessuale. Quelli delle barricate volevano la liberazione: hanno ottenuto lessico e sintassi che non salgono mai sopra l’ombelico. E’ col disgusto del moralista che tocca il fondo che, a mia volta, vado letterariamente fregando il fondo.

Si può guardare in alto. Ma è difficile farlo da qui. Da un a-log. Spero almeno che il disgusto sia tale da invogliare qualcuno a guardare oltre. Ma invece a voi piace. E, quando io parlo di “guardare oltre”, voi pensate ai raggi di Roentgen, quei maledetti. E vi esaltate, ma non vi disprezzo. Ma se pure vi disprezzassi - non sono un pedagogo, né un maestro. Un blogger. Se il contatore dell’a-log sale di uno, io sono contento. No, non contabilizzo. No, non monetizzo. Mi attacco solo a quello che c’è. Neanche un punto e virgola. Una valanga di punti.

Paio una fonna.

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Mercoledì 16 Gennaio 2008

è nato quattroland. pesa 4.5 kg e sta bene
http://quattroland.blogspot.com/