Coprolavori nascosti

28 Novembre 2007

Sia chiaro,
io sono d’accordissimo
sul fatto che NON SI DEVE FARE POLITICA

io sono d’accordissimo sul fatto che NON SI DEVE FARE POLITICA,

non si deve fare PUBBLICITA’
alla cocacola,
sanpellegrino,
acqua fabia,
motoguzzi, gomme pascal e via

dicento.

Sono perfettamente d’accordo

con le merendine equo solidali

che non servono a nulla, sia chiaro, a NULLA
che non servono a nulla, sia chiaro, a NULLA

che senso ha l’educazione all’affettività
se poi non si fa
educazione informatica?

Immaginiamo per un attimo tutti i professori,
che distribuiscono lattine di cocacola
agli studenti che passano:
al mattino,
all’uscita,
a ricreazione, quando fanno ginnastica …

“io non ci sto”, manifestazioni di protesta,

bandiere bruciate, …

Sia chiaro, non sono rosso.
Ho sentito gente darmi del rosso.
Non sono rosso.

[2 volte]

(cosa? non esiste un Windows nella madre lingua lombarda!?)

(Cosa? un sistema che ….!? adesso non mi viene, ma un motivo c’è sicuro).


Non sono rosso.

Ho speso troppe risorse
per quest’arringa informe.

Devo trovare un po’ di tempo
un po’ di tempo

Il PM è la strada migliore.

Devo trovare un po’ di tempo

Ho chiesto al Bagatto

Mi piacerebbe diffondere un po’ di verbo….

anche se forse

Algo dirà che sto vaneggiando
e che
sono un matto da rinchiudere.

Forse, semplicemente …

devo trovare un po’ di tempo
un po’ di tempo
per organizzare bene
le mie idee.


Sia chiaro, non sono rosso.
Ho sentito gente darmi del rosso.
Non sono rosso.

[ad libitum]

Autore: Davide Morellato

Montaggio: Algo Carè (il peggior fabbro)

Quando l’a-log diventerà un b-log…

26 Novembre 2007

<<
Straordinaria scoperta: uno scienziato statunitense collega la democrazia al piacere sessuale. La società di investigazioni climatiche ha recentemente mostrato come la diminuzione nell’uso del punto e virgola nelle transazioni dell’era dell’informazione sia da mettere in relazione all’incombente pericolo pedofilo e xenofobo rappresentato dalla matrice socioculturale che ancora oggi preferisce rifarsi alle frange dell’estremismo di destra. Jean-Luc de Menélon, del centro studi archeologici della Sorbona, ha rilasciato una dichiarazione in cui avverte i genitori del pericolo rappresentato per i loro figli dagli infelici frangenti in cui la problematica ed irrisolta poetica del nuovo movimento ispirato al profeta Kerouac afferma e nega al contempo la visione irrequieta di un progressivo avvicinamento alla sempre più lontana speranza di un mondo migliore. Forse l’unica cosa che ci resta da fare è, nell’era del riscaldamento globale, coltivare il nostro orto e raccogliere i frutti maturi, ben sapendo che a nulla questo vale; ma occorre immaginare, come diceva Costantino, Sisifo felice e indefessamente eretto.
>>

Tratto da qui.

Old Trashalgian Wave Of Benacensis (D.O.M.) Dirty Metal [OTWOBDOMDM]

13 Novembre 2007

Stavo facendo piazza pulita di alcuni vecchi files, quando ho trovato una roba che risale alla mia tarda gioventù (11 Ottobre 2006, dice la data). Lo metto qui, così forse mi dimentico di cancellarlo.

http://palestra.onde.net/~algo_care/priv/003_C_001_Algo_2006_10_11.wav

Il cane che abbaia sulle ultime estenuanti note ha segnato un’epoca. E pensare che sembrava messo lì apposta per alimentar polemiche.

Prove tecniche

12 Novembre 2007

Per quando toccherà crittografare anche i messaggi di auguri, pena le pene.

-----BEGIN PGP MESSAGE-----
Version: GnuPG v1.4.6 (GNU/Linux)

hQEMA6z7DOMjn0ygAQf/eKWOBZ0mbiL2iJQsUlVAACP4QQj9+Fv4EGxsv9Pju2T7
knlMbxawY4gaLxB2fZQpGZ8z5Ha34HSQi73+8p6HQqJv9qKNgmEqRCjTAyfRYyI8
W3ee7sekCg0kPCwaQnMqXff9pNXYOs9d9EI3hU0FHwTLtlSWdYDLdADrKS2RnnUr
xQ5tivSoPnEo8ify26awpgaVMo3C9ywIKtKf4WyucBwj1hAsWqZ5cax2EcDtNzKv
xoEpjLHKTFBaD8kV2WKYd3bTPl7DQNBSFnV8IzMT2WXLd7h0CpTLqQHHmhQoCVQi
++KzopuJmao7bP9DMz0miuSbTwS/21VUl5d7tbT/fNKAAaWIZl3s3bQIGYnGamEC
mf/zI1yZDAj0ZDSWXTGp2VH76lvHTx9s3Dpd9Z9RB8y3B2oMiJin7lvYD2KWzmZ2
99abrjyyLETfmV7qVzwTUTCn2/Rw4hTR3ReFSTfG9U+RRMAArL6jgEqliGK8R+EK
RCXhP2mJjz6n69V0N7ZYQ58=
=jQSl
-----END PGP MESSAGE-----

Per ora la mia chiave pubblica è questa:

-----BEGIN PGP PUBLIC KEY BLOCK-----
Version: SKS 1.0.10

mQENBEc4jaMBCAC04tI99nydHnjXM85gvNs0IxVmwOawCkqPqoc3LHT7y5dtZhmeyHmstW7I
Uz0lVtpkk8z0/UsHtpdGqWe3KmUvbxb4xJyaj/ikd6mUyECfyAEV9i4hMDU2lSOWYMQ7k8kB
+wY7mtbR8ZCcRcruxLIWrMV0AcX94ZXY3FuovjH4D63+/6A+7obtpMlw8W7GzwTZx6FSi17Z
16Zp24zHs8KhdfwiivtUkDQBBXdwAsOcHaQujDqZxwkDnAfRzawO9mB0wQJ9nYac4QvUQJLR
WE6aWBTACjxf/OkVdk6OG5UAed1Vyw2ddbEpZBNFGpZ8zdeB52jmIQKZAMMLYbaFwAShABEB
AAG0MkFsZ28gQ2FyZScgKEp1c3QgZm9yIGZyaWVuZHMpIDxhbGdvX2NhcmVAb25kZS5uZXQ+
iQE8BBMBAgAmBQJHOI2jAhsvBQkB4TOABgsJCAcDAgQVAggDBBYCAwECHgECF4AACgkQrPsM
4yOfTKDUTwgArlXJtYfBnjnGPqhkl3INFRB5NV9uvsb0qf37BWIKdWH8ugDCgRVzULl9PJhs
P2rks6i8b/SWmEUhnf5SQvzlCfEX+eE+WfDzJTrEG6tdzcXH/y/HMRn5g1n+gofRKI4CZUR5
YypdIQeo330VbYd9Ld1K0mGbNUVHnv2tcwAPy7yEsOZZBSufNF5Raygz8WM17FWtN81XSXGy
91pq9S/q6kn+Ybwc71rlHwOWeIdpBDZr93ZtVvLMcB3OJ/PvPNw4lyis7GVfhgJQi3lzbUha
0/wdNuhmjZ4/38JRmWnPZesioFKPtTOr8nFw/ag0IozfPCSEeDdXntGSn2fN9gweWQ==
=xELH
-----END PGP PUBLIC KEY BLOCK-----

Vabbeh, mi sa che la revocherò prima della scadenza. Mi sta già annoiando. Però è bella, no?

The time is out of joint

31 Ottobre 2007

Questa mattina, mi stavo allontanando da Palazzo Chigi, avendo appena finito di svuotarvi il pitale, quando mi hanno fatto per la prima volta gli auguri. Perbacco, non sono riuscito a vedere in faccia la ragazza che mi salutava: il sole autunnale è tremendo. A Roma, poi, non conosco nessuno. Forse un paio di persone. Di ragazze forse forse una che, di certo, di me non si ricorda. Sta di fatto che Algo e Marco hanno le vocali in comune e il mio udito impastato di catarro spesso confonde. Figuriamoci se si trattava poi di un Aldo.

Niente di che, ho pensato, e ho tirato dritto. Dalla stazione di Brescia ho fatto due passi verso Piazza della Vittoria: la nebbiolina che in questo periodo avvolge la mastodontica edilizia fascista mi riempie l’animo di nostalgie arcane, ed è un effetto secondo solo al sentimento delle foglie bruciacchiate in variopinta e odorosa putrefazione. Ho incontrato un paio di vagabonde cenciose e puzzonissime, l’unica cosa sublime che si incontra ancora oggi per le città, anche nelle più asettiche giornate di grigio omogeneo. Ed ecco che un vecchio con un borsalino disfatto dal tempo mi appoggia la mano sulla spalla, mi sorride coi due o tre denti rimasti e mi fa gli auguri. Mi stringe la mano, contento, commosso. Gran bella scena, ma chi lo conosce? Eppure ha un volto familiare… Ma finisco col pensare che i vecchi si somigliano tutti, saluto e torno a casa.

In stazione a Desenzano incontro una vecchia compagna delle elementari. Ora, confesso, ho un vago ricordo del fatto, perché avevo il sole del tramonto sparato in faccia. Quel che è certo è che non la vedevo da tredici anni e, per prima cosa, questa salta su e mi fa gli auguri. A quel punto, capisco tutto e le grido in faccia il mio stupore: <<Ah, cribbio!>>.

 

 

La storia di sant’Algo è lunga, e non la pubblico. La sanno in pochissimi, quindi è normale che mi si faccia gli auguri il giorno di tutti i santi. Che c’è di strano? E’ una cosa carina, anzi.

Ma oggi, perlamiseria, Ognissanti è passato.

 

Oggi sono i morti…

Una Sacra Unità

7 Ottobre 2007

Un titolo de l’Unità ha sentenziato:
Cromosoma in laboratorio: la vita non è più un miracolo
Ovviamente, com’è prassi, i titoli non c’entrano niente con gli articoli, e gli articoli non c’entrano niente con le cose. (Dicono invece molto su chi li scrive: ma qui lo dico e nego, ché già un elefante è stato punito per aver tentato di dire la sua circa le operose formichine della dissoluzione).
Ahimé, me ne vergogno un poco, e mi fa male, ma mi rendo conto che gli impulsi che mi spingono a leggere i giornali sono gli stessi responsabili di altre forme di dipendenza, di dissipazione. Per fortuna li leggo solo in rete, dove ci sono anche i blog - che salverannno il mondo.

Ad ogni modo, lasciate che io sbadigli.

Separatore (cornicetta o “grechina”)

5 Ottobre 2007

Non ho necessità, tempo, voglia di scrivere alcunché. Ma non mi piace che sopra a tutti e a lungo stia l’articolo politicheggiante di cui sotto.

Non è da me.

Lettera aperta ad un Senatore

23 Settembre 2007

Che resta ormai da fare, a un giovane blogger in cerca di popolarità, se non lanciare il lazo verso il blog di Grillo.

Grillo è un comico, ed è comico. In quanto ad entelechia (εν θέλει έχειν mi suggerisce gesticolando un tizio non proprio vicino al mio tavolo qui all’Antico Caffè Greco - ha la faccia di uno che ha fatto il classico), dunque, ci siamo.

<<Io non me ne andrò di qui - m’ha gridato il Grillo poco fa - se prima non ti avrò detto una gran verità>>

E così, tonitruante, scandiva:

<<
La Rete è nata libera. Una delle sue leggi è la trasparenza. Non si può nascondere nulla in Rete e non si possono raccontare balle. La Rete è la fine dei politici che dichiarano una cosa e ne fanno un’altra. Chi apre un blog dovrebbe saperlo.
[…]
Ha aperto un blog,
clementemastella.blogspot.com, per dialogare con i cittadini, ma non pubblica le migliaia di commenti negativi.
[…]
La Rete non tollera questo tipo di comportamento.
>>

Ebbene, perché mi preoccupo a tal punto di queste sciocchezze? Forse perché questo A-log è nato in risposta a certe ideuzze mastelliane (in quel caso, à mon avis, pessime). Lo sanno in pochi, e qui mai ho dichiarato il vero intento, il malizioso fine, che si svelerà solo quando troverà completa attuazione.

Eppure, tra la “libertà” ad ogni costo del Grillo, secondo cui un blog dovrebbe essere ricettacolo di spazzatura e di commenti lasciati da cani e porci, ovvero infinita traccia di illeggibili commenti, massa che fa volume, ma dà zero informazione (e conoscenza negativa: buchi neri risucchianti sono queste latrine democratiche, sedicenti “aperte al confronto”) e la gestione mastelliana dei commenti sul suo blog, così austera, ma anche umana, in fondo, pulita - ho scelto senza dubbio fin dall’inizio.

Già, la libertà è un comodo feticcio. Uno non ha voglia di leggere o di rispondere, e così pubblica i miliardi di commenti giornalieri - ove, in realtà, dire che “li pubblica” significa dire che non li cancella.

Ma poi cos’è questa storia della libertà come sui-muri-di-casa-mia-scrivete-tutte-le-incomparabili-schifezze-che-volete? Da lì alla libertà come sfracellate-pure-casa-mia e metteteci-al-suo-posto-lo-stemma-della-vostra-squadra-del-cuore quanto ci corre? E poi cos’è ’sta minchiata della trasparenza? C’è gente che da secoli si fa il mazzo a crittografare le comunicazioni e Grillo spernacchia tutto sotto il lenzuolone della libertà come stato-naturale-della-rete!

Ma che luogo è quello in cui non sono libero di bisbigliare, nel nome della trasparenza? Ma che luogo demopuzzolente è quello in cui non posso crearmi il mio ordine, il mio microcosmo, senza che il pattume circostante m’infetti?

Ah, ma qua se ne fa, forse, alta questione terminologica: il blog è aperto a commenti, per definizione, dicono i barbari che dormono col cappellino del Web2.0. Accontentiamoli.

<<
On. Mastella, Chiarissimo Senatore, Eminenza e Ministro
La informo
il suo non è un blog, è un a-log.

Spiace.
>>

PS
Ed il Grillo, che era paziente e filosofo, invece di aversi a male di questa impertinenza, continuò con lo stesso tono di voce.

A volte qualcosa di buono

11 Settembre 2007

Non mi troverete spesso inginocchiato a riverire articoli su altrui blog. Il lecchinaggio tra ultimi uomini è l’ultima cosa che mi entusiasma.

Ma oggi è apparso un articolo, nel blog del Grazio, che fa tesoro di quanto anche qui, a furia di schizzi, si è seminato.

Lungi da me il volermi appropriare di parte della sua creatura, mi accontento del seme - anzi di un seme, ché tutti mi sanno seguace della più blasfema polisemia. Ma quel seme, garantisco, c’è.

Non si offenderà il lucido e geniale giornalista, autore del breve articolo segnalato: saprà bene che nessuna creazione umana è una partenogenesi.

A volte. La migliore musica. E’ il Silenzio. Diciamo.

10 Settembre 2007

Al Café Central, stavo dando un’occhiata, su Le Monde, ad una riflessione a proposito di Fleur Jaeggy. Mi si avvicina un lettore, che mi chiede del mio a-log. Un signore come non se ne vedono più, con una dizione chiara, la parola cesellata, il discorso costruito con ipotassi di sapore antico. Fa piacere vedere che la mitteleuropa s’interessa all’Italia, almeno quanto noi a loro, quando ci scopriamo intenti a scorrere meccanicamente bancarelle di gloriosi Adeplhi.

A-Log muore la vita del suo creatore, e il suo creatore se ne impipa dell’A-Log. Almeno d’estate. La blogosfera è grande. Per gli annoiati, c’è sempre il blog del Grazio.

Poi potrei dare la colpa allo SPAM.

La verità è che non ho niente da dire.