Una Sacra Unità

Un titolo de l’Unità ha sentenziato:
Cromosoma in laboratorio: la vita non è più un miracolo
Ovviamente, com’è prassi, i titoli non c’entrano niente con gli articoli, e gli articoli non c’entrano niente con le cose. (Dicono invece molto su chi li scrive: ma qui lo dico e nego, ché già un elefante è stato punito per aver tentato di dire la sua circa le operose formichine della dissoluzione).
Ahimé, me ne vergogno un poco, e mi fa male, ma mi rendo conto che gli impulsi che mi spingono a leggere i giornali sono gli stessi responsabili di altre forme di dipendenza, di dissipazione. Per fortuna li leggo solo in rete, dove ci sono anche i blog - che salverannno il mondo.

Ad ogni modo, lasciate che io sbadigli.

3 Commenti a “Una Sacra Unità”

  1. Pisu scrive:

    Non ti devi vergognare di leggere i giornali! Devi vergognarti di leggere l’Unità….. :o
    Basta andare su Google News per avere una rassegna stampa variegata e, credo, molto più “corretta”.
    http://news.google.it/news?hl=it&ned=it&q=cromosoma&btnG=Cerca+nelle+notizie

    Un titolo per tutti: “Il rischio di farsi Dio”, su La Stampa: non quindi l’Avvenire o l’Osservatore Romano, per intenderci…

  2. Algo scrive:

    Ma guarda, anche “il rischio di farsi Dio” mi sembra un titolo del piffero… forse perfino più tronfio di quello de l’Unità. Capirei “il rischio di aspirare a farsi Dio”, ammesso che qualcuno aspiri a qualcosa che non sia sparare scemenze o fare un po’ di soldi.

    E poi dentro si legge: ”
    Con questa operazione, invece, si passa un confine, si crea una rottura, dalla grande valenza simbolica. L’irruzione dell’artificiale nella sfera della vita è destinata a togliere sacralità alla vita stessa, sino a farla ritenere come un insieme di processi controllati e controllabili. Il principio di una vita misterica, intangibile, trascendente, sembra improvvisamente messo in discussione da una scienza che continua ad affermare la sua mentalità positivistica, che tende a ricondurre il tutto a processi fisico-chimici, col rischio di avallare l’idea che tutto l’umano sia riconducibile e spiegabile attraverso queste dinamiche.”

    E’ una minchiata. Non vedo perché “il mistero della vita” (comincio a odiare quest’espressione di per sé carica, ormai divenuta stereotipo linguistico) debba uscire ridimensionato dal fatto che un picio in laboratorio abbia piciottato con l’unico minuscolo cromosoma di un minuscolo battere e l’abbia rinfilato in una cellula sperando, in buona sostanza, che questa non crepi (e la chiamano “creazione della vita”) ma che inizi a eseguire “gli ordini” del loro nuovo software (lode a te, o Controllo). Finché c’è qualcuno che si aspetta che dalla scienza possano venire risposte su che cosa sia la vita, ci saranno sempre titoli minchioni.

    Ri-sbadiglio.

  3. foldani franco scrive:

    Ma ormai sei una celebrità! ti chiamo in ufficio e la segretaria dice che sei a registrare una puntata di Otto e Mezzo (la Armeni è malata, dicono…ma forse la vogliono cestinare, è in crisi col marito dentista). Passo davanti a casa tua, ti suono. c’è tuo figlio (è già un ometto! ti somiglia molto anche se era un pochino irriconoscibile, colpa di quel facepainting. che monelli sti ragazzini): dice che sei a provare con la Band. Insomma disperato provo gli sms, le email, gli ebay. Nulla, tutto tace. L’ispirazione arriva a chi la sa aspettare. Aspetto e vengo fulminato come un Paolo qualunque sul Blog del FU GRAPPIO (aka Gracido, Nevermore, Grez et cetera). cerco su google alog e algo. trovo tanti risultati ma clicco su quello giusto. e qua virtualmente ti saluto, augurandoti buon onomastico. post postum: accetto l’invito al dialogo. sabato pomeriggio si può fare. a presto.

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