Una produzione intellettuale (aforisma)

Un spruzzata paratattica basterà a definire l’uomo moderno: imparò - contro voglia - a leggere i manuali, fu avvezzato allo scrivere, commise atti impuri, riempì qualche blog.

CREDITS:
Per avermi in qualche modo, diretto o indiretto, aiutato a produrre questo pensiero, ringrazio tutti i miei amici delle scuole medie inferiori e superiori, il mio professore di neurofisiologia (non dimenticherò mai la sua lezione sul corpo nero, a dimostrazione di come le cose che contano nella vita si facciano chiare all’improvviso), tutti i miei compagni di avventure nel mondo degli scacchi (in particolare Sferazz, “sei un grande!!!!”), il sovrintendente del Teatro Popolare Aristocratico di Carzago della Riviera (senza la cui preziosa collaborazione non sarei dove sono e ignorerei ancora l’esistenza degli scritti di Totti, grazie anche per questo), Albert Camus e quell’altro molto meno bello e un po’ strabico (senza il quale non sarei quello che sono sempre stato). Un caro abbraccio non può mancare a tutti coloro che hanno creduto in me e che mi hanno sostenuto sia fisicamente che moralmente nelle difficoltà di chi avanza da solo contro la corrente del conformismo, a tutti i miei parenti e ai miei antenati. Infine ringrazio la mia ragazza Olga per aver sopportato con pazienza la mia assenza, nelle numerose ore trascorse davanti al computer nel concepimento del mio pensiero più abissale (la mia fama spero ti ricompensi almeno in parte del tempo che non abbiamo potuto trascorrere insieme, ma sappi che l’ho fatto per te e senza di te tutto questo non avrebbe senso, mi sei mancata). Non posso non rivolgere un pensiero al mio manager, Maurizio Milani, agli amici della Microsoft e alla community di Linux, che mi è stata vicina nei momenti di maggiore disperazione. Ma tutto questo non avrebbe mai potuto vedere la luce se sulla mia strada non avessi incontrato (in un pomeriggio estivo che mi costò un’insolazione) Varg Virkenes, che mi ha mostrato con l’esempio, pagandolo in prima persona (hasta la vista, fratello!), quanto Baudelaire abbia risentito della lezione della musica Dance più lisergica. Ringrazio tutta la banda dell’oratorio di Sion (Svizzera) ed il capobastone della società di maioliche desenzanesi in stile kosovaro. Spero che i miei sforzi non siano stati vani e che il mio aforisma aiuti l’Uomo a progredire, nel disincanto, verso l’arduo ma splendido sentiero di una superiore consapevolezza.

2 Commenti a “Una produzione intellettuale (aforisma)”

  1. gipi sartre scrive:

    non sono strabico.

    volevo solo lasciare uno schizzo sul tuo blog-atto impuro.

    ricordati che il confine tra parodia ed eMulazione è più sottile di quanto alcuni (mi autocensuro) credano.

    ma mi piace il tuo approccio.

    un bacio ad Olga, compagna di viaggio in questo mondo malvaggio.
    (sai in questo mese, le rime vanno offese).

    For Uhm… the bell trolls

  2. Il troll del padrone scrive:

    Riguardo al tuo trottetrollare qua intorno, ma la sai una cosa?

    “No man is an island, entire of itself; every man is a piece of the continent, a part of the main. ”

    E’ un po’ quello che cercava di dire Buttafuoco l’altro giorno da Ferrara. So bene che avrai visto la già storica puntata (e l’avvenuta epocale investitura del Pietrangelo sottomessosi allo Zar di Russia - quello morto che non c’è più) che trattava di donne. Sì… quelle che cucinano, stirano e pigliano anticoncezionali orali (ma lo vedi come mi concedo di buon grado alla modernità?) - non il metafisico col trolley. Però, come vedi, tutto torna. Il linguaggio ancora una volta ci sorpassa - e si spatascia per eccesso di plurivocità.

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