Contributi (chiusura A-Log)
Le reazioni all’annuncio della chiusura dell’A-Log non si sono fatte attendere. Alcune lettrici sul treno mi si sono offerte, in vesti di crocerossine. Ho accettato i loro corpi, ma non la compassione, che ho lasciato alle loro nonne, ai pederasti e agli uranisti. “No grazie, donna. Questo sì, quello no”. Il procedere a muso dritto mi ha attirato la simpatia di altri pendolarini anodini, in cerca di un leader, che non conoscevano l’A-Log. Ne ho recitato qualche pezzo e ho tenuto una concione contro tutto ciò che non è individuo. Ho detto che la parola comune mi ricorda i gabinetti parigini, mentre razionale mi diverte, perché molto più surreale di irrazionale, che sa di banalità: romantico e pesante. Alla parola romantico, altre donne mi si sono offerte. Non so dire di no: alla fine ero devastato (e grazie a Quattrola).
Una persona seria, di cui non svelo il nome a causa del suo alto ruolo istituzionale, mi ha scritto in corrispondenza privata
che “Si… spegnere la palestra è la più grossa cag…“, dicendosi allibito e sostenendo che non vi fossero motivazioni decenti per sopprimere il servizio; mi invitava alla protesta.
Credo che tutto passi e che il miglior progresso possibile, nell’inevitabile marcescibilitàdel tutto, sia lasciare le cose come stanno. Ma non posso sputare nel piatto da cui ho finora scroccato. La Palestra Web non è un mio diritto: io non credo ai diritti. Con queste idee, non si fa la guerra.
2 Aprile 2008 alle 5:58 pm
Non chiudetelo, vi prego, ho appena iniziato a leggerlo!!!
2 Aprile 2008 alle 6:01 pm
Benvenuto a Oscar. Ci sono sempre spiriti alti e nobili attratti dalla decadenza. L’a-log sta morendo, viva l’a-log!